sabato 28 novembre 2020

CREMA SPEZIATA DI CAVOLFIORE GIALLO E PATATE ALLA FONTINA

Ormai conoscete il mio amore per zuppe e vellutate: le amo da sempre e da piccola quando mangiavo poco o nulla (sembra incredibile ma giuro è così 😂) era uno dei pochi piatti che non rifiutavo mai. Ricordo i minestroni ricchissimi della nonna, spesso con la pastina fatta in casa... la stufa accesa, la nebbia e la condensa sui vetri e quegli inverni freddissimi con la neve: da allora ogni primo che richieda un cucchiaio è per me sinonimo di casa, di calore e di famiglia. Al di là della mia personale passione, le creme di verdure e le zuppe sono davvero un piatto sano, gustoso e intelligente da moltissimi punti di vista. Per prima cosa si possono preparare in anticipo e ci permettono di programmare: conservatele in frigorifero anche due o tre giorni e riscaldatele al momento opportuno. Quando puliamo e affettiamo la verdura possiamo abbondare con le dosi e preparare sacchetti già pronti e dosati da mettere in congelatore: al momento dell'utilizzo basterà trasferire in pentola, aggiungere sale e poca acqua e frullare una volta portato a cottura. Ma soprattutto una zuppa ha il grandissimo pregio di poter giocare a tavola il ruolo che voi vorrete: piatto unico se abbinata a cereali,riso o pasta oppure antipasto saziante che può aiutarvi in dieta e sostituire la verdura con cui i nutrizionisti consigliano spesso di iniziare il pasto. Insomma un modo piacevolissimo di riscaldarsi e fare un bel pieno di vitamine... ora vi racconto come ho preparato la mia😉 


Ingredienti (per 4 porzioni): un cavolfiore giallo di medie dimensioni (circa 500g), una piccola cipolla dorata, una patata media (120-150g), olio extravergine, brodo vegetale a piacere, 120g di fontina, 30g di parmigiano, noce moscata, sale e pepe rosa qb.

Lavate le verdure, pulitele e tagliatele a pezzetti. Fatele soffriggere per qualche minuto in poco olio extravergine, quindi coprite col brodo vegetale: io ne utilizzo quanto basta per coprire appena la verdura perché la amo densissima, quasi un purè, ma voi regolatevi in base al vostro gusto. Portate a bollore, mettete un coperchio e lasciate cuocere. Se avete fatto pezzetti piccoli dovrebbero bastare una decina di minuti. Passate la verdura col frullatore ad immersione fino a ridurla in una crema, salate (ma non troppo perché ancora mancano i formaggi) e distribuite sulla superficie la fontina e il parmigiano grattugiati. Coprite con un canovaccio pulito e lasciate riposare qualche minuto quindi mescolate con cura e impiattate. Io ho aromatizzato con noce moscata e pepe rosa e guarnito con semi di papavero, maggiorana fresca e crostini.


 

lunedì 16 novembre 2020

POLLO ALLA CACCIATORA


La ricetta che vi propongo oggi per cucinare il pollo in modo gustosissimo è esattamente quella che usava la mia nonna: non ho cambiato nulla perché trovo che sia perfetta così... saporita (ma vi accorgerete che la carne non viene mai salata😉), golosa, fatta solo di ingredienti semplici e pazienza. La sola cosa che è diversa è la dimensione della padella: erano enormi le sue, eravamo sempre in tanti a tavola, e finivano di cuocere sulla stufa economica... io completo la mia preparazione con qualche minuto di grill ma è un finale puramente personale dato che il pollo mi piace un po' secco... i miei consigli li trovate qua e là ma il primo e fondamentale è di non scordare il pane perché il sughetto pretende la scarpetta, altrimenti che cacciatora è?❤️

Ingredienti (per 4 persone): 4 cosce di pollo, 4 sovracosce, una grossa cipolla dorata, una costa di sedano, due carote medie, due spicchi di aglio, 100ml di vino bianco, 400g di pomodori pelati, una ventina di olive taggiasche, rosmarino, alloro e salvia a piacere, olio extravergine, sale e pepe.



Con una forbice tagliate una parte della pelle da ogni pezzo di pollo: la preparazione risulterà meno grassa in questo modo. Su un tagliere di legno fate un trito di rosmarino e schiacciate con la lama del coltello qualche grano di pepe: passate poi la carne in questo mix e lasciatela sul tagliere. Tritate finemente cipolla, sedano e carote e fateli soffriggere in una larga casseruola. Quando il soffritto sarà appassito e morbido, inserite i pezzi di pollo e fateli rosolare a fuoco vivace da entrambi i lati. Fatto questo togliete la carne dalla padella, aggiungete l'aglio, un paio di rametti di rosmarino, due foglie di alloro e due di salvia: sfumate col vino bianco e lasciate ridurre fino a che sparirà l'odore del vino. Aggiungete i pelati tritati a coltello e lasciate cuocere fino ad ottenere un sugo denso e corposo: regolatelo di sale, aggiungete le olive e reinserite il pollo nella padella. Coprite con un coperchio e continuate la cottura per almeno 40/45 minuti girando la carne un paio di volte. Quando la cottura sarà di vostro gradimento potete spegnere il fuoco, scoprire e lasciar riposare una decina di minuti prima di servire. Io, come vi dicevo, trasferisco in una teglia pulita, la passo qualche minuto sotto il grill e servo in tavola direttamente la pirofila.


lunedì 9 novembre 2020

FOCACCIA SEMINTEGRALE NO KNEAD

Quando mi sono avvicinata al meraviglioso mondo del pane non credevo assolutamente che un giorno sarei stata in grado di realizzare qualcosa di così morbido e buono come questa focaccia... non credevo nemmeno che un impasto potesse contenere tanta acqua sinceramente 😂 perché appena lo sentivo appiccicare alla spianatoia di legno aggiungevo farina, e quando leggevo di idratazioni al 78/80% mi chiedevo se la gente sapesse fare le percentuali. Dopo tante letture, tante domande a chi davvero ne sapeva, e dopo l'acquisto di un minimo di attrezzatura, e soprattutto di ottime farine, le cose sono decisamente cambiate. Il metodo "NO KNEAD", che significa senza impastare, è stato per me una scoperta e, se per il pane non mi soddisfa al 100% (ma ve ne parlerò in un altro articolo), devo dire che per pizza e focaccia mi ha davvero aperto un mondo. Gli ingredienti vanno semplicemente mescolati e lasciati riposare: la maglia glutinica e la struttura dell'impasto si formano con quelli che si chiamano "slap and fold". Il composto viene schiaffeggiato e ripiegato su un ripiano antiaderente (il mio in acciaio) e come per magia acquista una consistenza liscia ed uniforme. Tra uno slap e l'altro lasciate passare almeno una ventina di minuti... quante volte farlo? Imparerete a capirlo da soli ma direi che tre è un buon compromesso per la maggior parte degli impasti 😉. Ma andiamo nel dettaglio di questa morbidissima focaccia...

Ingredienti (per una teglia tonda diametro 32cm): 200g di farina integrale (io Petra 9 di Farina Petra), 220 grammi di farina 00 (io Anna Le divine di Molino dalla Giovanna), 320g di acqua, 10g di olio evo, 85g di licoli rinfrescato e arrivato quasi al triplo (in alternativa 5g di lievito di birra fresco), 9g di sale.
Per la salamoia: 1 cucchiaino di sale, 80g di acqua, due cucchiai di olio (sciogliete prima il sale nell'acqua poi aggiungete l'olio 😉)

Unite le due farine in una ciotola ampia. In una caraffina sciogliete il lievito nell'acqua, aggiungete l'olio e incorporate il tutto alle farine mescolando con energia. Aggiungete per ultimo il sale e mescolate fino a che non ci sarà più farina asciutta. Lasciate riposare per un'ora e iniziate con il primo slap senza preoccuparvi del fatto che l'impasto appiccichi: credetemi vi sorprenderà. Oliate leggermente il piano, rovesciate la ciotola e via con il vostro nuovo antistress: se volete vedere dal vivo curiosate le mie storie in evidenza su Instagram e siate clementi per la pessima qualità del video 😂😂.
Lasciate passare almeno 20 minuti tra uno slap e l'altro e coprite l'impasto con una ciotola grande quando riposa: alla fine del terzo, riponetelo in un contenitore ben oliato che abbia il coperchio. Coprite con un canovaccio e lasciate a temperatura ambiente per un'oretta circa in una stanza calda. Mettete il coperchio e trasferite nella parte bassa del frigorifero. Quanto può restare il nostro impasto in frigorifero a maturare? Non esiste una risposta assoluta a  questa domanda e non esistono certezze nella panificazione: il pane è una cosa viva che risente di mille fattori e varianti ma di certo se utilizzate farine forti (la media delle mie era di 380W) può restarci fino a 48 ore, il che vi permetterà di programmare la cottura in un vostro momento libero. Diciamo che farine più deboli vi permetteranno di lasciarlo comunque 15-18 ore durante le quali il vostro impasto maturerà diventando leggerissimo. Al momento da voi scelto, togliete dal frigorifero e lasciate a temperatura ambiente per un'ora senza toccarlo. A questo punto io rovescio l'impasto direttamente nella teglia oliata nel quale poi lo cuocerò: lo allargo delicatamente fino ad occupare tutta la teglia e lo lascio lievitare ancora un'oretta in una stanza calda. Trascorso questo tempo lo spennello con la salamoia e con i polpastrelli (o con le nocche delle dita) formo i buchi tipici della focaccia: affondate bene perché è qui che si formano quelle meravigliose bolle😍.


Guarnisco con rosmarino e sale grosso e lascio ancora un'oretta a lievitare mentre riscaldo il forno alla sua massima potenza. Cuocio a questa temperatura nella parte più bassa del forno per 10 minuti dopodiché sposto la focaccia più in alto di una tacca (il mio forno ne ha quattro) e abbasso la temperatura a 220°C. Dopo 5 minuti metto il calore anche dall'alto, porto a 210°C e cuocio altri 10 minuti. Riassumendo:
1) 250°C parte più bassa del forno 10 minuti calore solo dal basso
2) 220°C secondo livello del forno 5 minuti calore solo dal basso
3) 210°C secondo livello del forno 10 minuti calore dal basso e dall'alto.
Controllate il fondo della focaccia prima di tirarla fuori: deve essere dorato e asciutto. Resistete almeno mezz'ora e poi tagliate e farcite a piacere.